Palazzo Leanza

“Coevo della loggia Balsamo, cui si richiama anche per gli archi ad ogiva nel piano terra, è il palazzo in via Tarantini, ad angolo con via De Dominicis. Proprietari attuali sono Antimo e Giuseppe Nobile, che lo hanno acquistato nel settembre del 1982, da alcuni nipoti di Teodoro Caravaglio (da cui il nome più comune del palazzo).

Questi però ne era entrato in possesso nel 1921 per averlo regolarmente acquistato da Giuseppa De Castro, che nel 1883 lo aveva ereditato, per parte della madre Carmela Leanza. E Giovanni Leanza è il proprietario che risulta nel 1870 (all’impianto dell’archivio delle imposte dirette).

C’è chi crede di ravvisare in questa costruzione i resti di palazzo del Seripando, che risulta sulla pianta del Blaeu (del 1650 circa). Però secondo noi l’ipotesi è da confutare perché palazzo del Seripando proprio in base alla pianta del Blaeu era ubicato molto più lontano dal palazzo dell’Arcivescovado di quanto lo sia palazzo Leanza.

Palazzo Leanza – Foto d’epoca (N. Cavalera, I palazzi di Brindisi. Schena Ed.)

Cartolina d’epoca

Via Tarantini ang. Via De’ Dominicis – anno 1967. Fototeca Briamo presso Bibl. Arcivescovile A. De Leo

Via Tarantini ang. Via De’ Dominicis. Fototeca Briamo presso Bibl. Arcivescovile A. De Leo

Non è da escludere invece che questo palazzo facesse parte di un unico corpo con l’attigua loggia Balsamo (o Los Rejes), che anche il Vacca considera quale probabile sede della seconda zecca angioina.

A supporto di questa ipotesi cita un documento del 1565 dove si parla di una casa « prope sedilem plateae archiepiscopatus » (presso il sedile della piazza dell’arcivescovado). E si sa, continua, che si usava la denominazione di Sedile non solo per le Università ( i Comuni), ma anche per gli altri edifici pubblici.” (N. Cavalera, I palazzi di Brindisi. Schena Ed.)

Via G. Tarantini

Vico De’ Dominicis

Vico De’ Dominicis

2 commenti

  1. Dove esce l’erba dalle splendide finestre è vico De Dominis se non sbaglio Interessante

    1. Ciao Cosimo,
      si è così, sono due splendide finestre a ogiva in Vico De’ Dominicis e quell’erba che spunta andrebbe tagliata.
      Buona serata.

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